I nostri gruppi di sostegno psicologico sono rivolti ai pazienti prima, durante e dopo le terapie oncologiche.
I nostri gruppi di sostegno psicologico sono rivolti ai pazienti prima, durante e dopo le terapie oncologiche.
I nostri gruppi di sostegno psicologico sono stati strutturati a partire dagli anni ’80, per rispondere ai bisogni comunemente espressi dalle decine di migliaia di pazienti e famigliari incontrati. Seguono una metodologia specifica, affinata ed evoluta nel corso del tempo, e sono costantemente monitorati attraverso test specifici.
Sedici incontri a cadenza settimanale. È la prima tappa del percorso. Gli obiettivi principali del lavoro sono:
Durante ogni incontro viene discussa una tematica diversa, introdotta da domande specifiche dei conduttori. Si avvia così un percorso che parte dai primi momenti dell’esperienza di malattia (il momento della diagnosi, dell’intervento, delle cure…) in un’ottica di rielaborazione delle emozioni e dei pensieri dolorosi connessi a quei momenti traumatici, per aiutare la persona ad affrontare la paura della sofferenza, la paura del domani, la paura della morte.
Tutto questo porta, gradualmente, a spostare l’attenzione dalla malattia, a distaccarsi da essa. Con il proseguire degli incontri, infatti, le tematiche affrontate sono sempre più strettamente legate alla vita e all’accettazione del cambiamento che la malattia, necessariamente, impone. Più aumenta la consapevolezza delle proprie risorse e la capacità di accettare gli eventi, più è possibile attuare un cambiamento, inteso non come uno stravolgimento della propria vita, ma come piccoli passi, anche molto concreti, in un’ottica di maggiore benessere.
Prende corpo il desiderio di fare chiarezza dentro di sé e di ristabilire le priorità dei valori che alla luce della sofferenza sono mutati. Indipendentemente da ciò che potrà accadere domani, si valorizza l’oggi.
Venti incontri a cadenza settimanale. Nella Terapia degli Affetti il problema focale non è tanto la malattia, ma la necessità di riorganizzare, in modo più graduale e pacifico, le emozioni già emerse ed accolte nei gruppi precedenti. Si impara gradualmente a riconoscere i propri stili affettivi e il loro collegamento con gli affetti profondi che guidano le nostre scelte di vita, anche quelle che ci hanno fatto o ci fanno soffrire. Si impara anche che il cambiamento non è un rifiuto di quel che siamo stati, ma un ampliamento di ciò che siamo e che possiamo diventare.
Psicologa, psicoterapeuta.
Psicologo e psicoterapeuta.
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